La Giuria

La giuria di selezione del Premio letterario Valle d’Aosta, composta da professionisti che operano nel campo dell’editoria e della cultura, ha il compito di selezionare le opere ammesse al premio, fra quelle candidate dalle case editrici, individuare successivamente i tre testi finalisti e decretare infine il vincitore.

La Giuria di selezione inoltre individua l’opera di saggistica e l’opera prima, destinatarie delle menzioni speciali.


Componenti gruppo di selezione

Paolo Giordano è un autore italiano con una formazione scientifica, laureato in Fisica delle Interazioni Fondamentali e Dottore di ricerca in Fisica Teorica presso l’Università degli Studi di Torino. Ha esordito nella narrativa con il romanzo La solitudine dei numeri primi (2008), vincitore del Premio Strega e del Premio Campiello Opera Prima. Tra le sue altre opere figurano Il corpo umano (2012), Divorare il cielo (2018) e Tasmania (2022), con libri tradotti a livello internazionale.

Giordano è anche sceneggiatore per cinema e televisione, collaborando a progetti come La solitudine dei numeri primi (2010) e Siccità (2022), e autore della serie TV We Are Who We Are (2020). Ha un’attività giornalistica come collaboratore del Corriere della Sera e altre testate. Insegna scrittura creativa presso diverse scuole, tra cui la Scuola Holden, e partecipa regolarmente a festival e conferenze culturali.

Laura Marzi è un’autrice e traduttrice attualmente attiva presso Futura Editrice, Mondadori e Éditions École Normale Supérieure de Lyon. Collabora come contributor per La Stampa, Il Manifesto e Domani. Dal 2024 è traduttrice per Not Edizioni e nel 2023 ha curato la sezione letteratura della Saison Culturelle della Regione Valle d’Aosta. Ha anche coordinato e insegnato in progetti culturali e scolastici, tra cui il progetto IoNonOdio contro le discriminazioni di genere e razziali e corsi di Comunicazione Creativa presso la NABA di Roma.

Nel corso della sua carriera, Marzi ha svolto attività di docenza in vari contesti, tra cui scuole superiori e università. Ha pubblicato diversi saggi e monografie, tra cui Raccontare la cura (2024) e La materia alternativa (2022), vincitore del Premio John Fante 2023. È inoltre autrice di numerose traduzioni e articoli accademici, focalizzandosi su temi legati alla cura, alla letteratura comparata e agli studi di genere.

Ha conseguito un dottorato in Études de Genre et Littératures Comparées presso l’Università di Parigi 8, distinguendosi con lode.

Stefano Petrocchi è un promotore culturale italiano, attualmente direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci di Roma, ente che organizza il Premio Strega e promuove la lettura a livello nazionale e internazionale. Dal 2013 ha ampliato il Premio Strega istituendo nuovi riconoscimenti come il Premio Strega Giovani, il Premio Strega Ragazzi, il Premio Strega Europeo e, più recentemente, il Premio Strega Poesia.

In ambito accademico, Petrocchi è stato docente a contratto di Editoria Applicata all’Università degli Studi di Verona e tiene seminari presso il Master in Editoria della Sapienza Università di Roma, collaborando anche con altre istituzioni educative. Ha iniziato la sua carriera come lettore ed editor presso Gian Giacomo Feltrinelli Editore.

Petrocchi è anche autore di vari articoli e introduzioni su temi culturali, oltre che di una raccolta di narrativa, La polveriera (2014). Ha curato diverse pubblicazioni legate alla cultura letteraria italiana, tra cui Strega. Un premio che nessuno ha mai immaginato (2017) e Ci sono fiori che fioriscono al buio (1997), antologia di poesia italiana.

Veronica Raimo è un’autrice italiana con una formazione umanistica, laureata in Lettere presso La Sapienza di Roma con il massimo dei voti. Ha proseguito gli studi grazie a una borsa di specializzazione presso la Humboldt di Berlino. Ha esordito nella narrativa con Il dolore secondo Matteo (2007), cui sono seguiti altri romanzi di successo come Tutte le feste di domani (2013), Miden (2018) e Niente di Vero (2022), quest’ultimo vincitore del Premio Strega Giovani e del Premio Viareggio, con traduzioni in oltre dieci lingue.

Oltre alla narrativa, Raimo ha pubblicato una raccolta di racconti, La vita è breve, eccetera (2024), premiata con il Premio Chiara, e il libro in versi Le bambinacce (2019) scritto a quattro mani con Marco Rossari. Si dedica anche alla traduzione di importanti autori dall’inglese, tra cui F. Scott Fitzgerald, Ray Bradbury, Octavia Butler e Ursula K. Le Guin.

Raimo è attiva come sceneggiatrice, avendo co-sceneggiato il film Bella addormentata (2012) di Marco Bellocchio, e scrive per testate nazionali e internazionali come La Repubblica, La Stampa, Vogue e The New York Times.

Maria Simonetta Sciandivasci è una giornalista culturale presso La Stampa dal 2021, con un’esperienza da free lance dal 2008, collaborando con testate come Il Giornale, Rolling Stone, Il Foglio e La Repubblica. Dal 2019 al 2021 ha lavorato internamente al Foglio, mentre nel 2020 è stata consulente per il programma Frontiere su Rai3.

Sciandivasci ha tenuto un corso alla Scuola Holden intitolato “Come scrivere un longform” dal 2019 al 2022 ed è stata ospite fissa del programma Buongiorno Italia nel 2020 e 2021. È autrice del documentario Ciao Libertini!, dedicato a Pier Vittorio Tondelli, trasmesso su Sky Arte nel 2021. Ha anche condotto e scritto il programma radiofonico MiTo per Radio1 nel 2022 e 2023.

Tra i suoi libri si annoverano La domenica lasciami sola (2014), Guida alla città di Matera (2019) e I figli che non voglio (2022), quest’ultimo in traduzione in Cina. Ha inoltre scritto prefazioni per opere di autori come Magda Szabò, Fran Lebowitz e Pier Vittorio Tondelli.


La Giuria popolare

Le modalità di adesione alla giuria popolare verrano in seguito comunicate in questa pagina.